IL BOSS E L’ ITALIANA – 15^ PARTE

Parte numero 15 del racconto di Sharonlacorta.

Buona lettura e buon fine settimana.

Il giorno dopo, quando Nora se ne fu andata in ufficio, Bruce iniziò il suo giro di telefonate per organizzare le sue date negli stadi che aveva intravvisto.

Dopo una decina di giorni, venne il momento per Bruce di ripartire. Nora spese una lacrima, senza però fare drammi. Bruce l’asciugò col pollice, quale compendio di una carezza al viso.
“Ehi… rocciosa… Stai tranquilla, ci vediamo presto”
“Già…”
“Davvero, tra un paio di mesi sarò di ritorno, sai come volano due mesi?”
“E tu sai cosa sarà il natale senza di te e con la situazione che ho in ballo…? Oh Bruce… Io… non credo di farcela”
“Certo che ce la fai: non ti ammazza nessuno. E poi ti chiamo. Ti scrivo. Scriverò anche per te. Voglio scrivere qualcosa per te, ho già qualcosa in mente”
Nora lo guardò sospettosa.


“Mi auguro che sia scaturito da un pensiero nato fuori dalla nostra camera da letto…”
‘La nostra camera da letto…’ pensò Bruce. Era così che l’aveva chiamata. Dunque faceva parte almeno dell’arredo domestico. Restava ora da vedere se sarebbe riuscito a far realmente parte della vita di quella donna.
I bimbi scesero di corsa. Evan li aveva accompagnati qualche volta a portare a spasso il cane e aveva socializzato con loro. I piccoli percepivano, in quel ragazzo che parlava una strana lingua, che c’era un gran potenziale di gioco… che era lui quello con cui ci si poteva “misurare”. Il giovane fu quindi preso di mira da grandi saluti e grandi abbracci (incluso qualche bacio vischioso…). Quando Evan, o meglio ciò che restava di lui, si fu ripreso, Bruce si accosciò e cercò di attirare vicino a sé i bimbi. In un italiano ancorché stentato disse loro:
“Non fate arrabbiare mamma”
I bimbi, comicissimi, diedero una risposta che somigliava più ad un’accondiscendenza strappata con la forza da uno zio rompiscatole:
“E va bene, va bene!!”
Bruce riuscì ad abbracciarli solo di striscio, poi corsero via.
Nora si sentì percorrere da un forte brivido. Non le sarebbe mai venuto in mente di sostituire nell’equilibrio dei bambini la figura del padre con quella di un altro uomo, per quanto più valido potesse essere. Ma vedere una disposizione d’animo da parte di tutti e tre la commosse.
Bruce si rialzò e tornò a guardarla. Gli occhi di Nora divennero nuovamente lucidi.
“Ehi! Smettila… come si fa ad arginare tutte queste lacrime?”
“Torna presto. Ti prego”
“Lo farò, non dubitare”
Bruce, un leggero groppo in gola, indossò gli occhiali scuri, poi rapido e senza voltarsi indietro salì sul SUV e chiuse la portiera, Evan lo seguì rapido. Jon, un lieve cenno di saluto, senza nemmeno alzare le mani dal voltante, iniziò la marcia indietro.
Nora sentì di nuovo quella cieca disperazione provata all’aeroporto, montarle prepotentemente nel petto. Non voleva singhiozzare davanti ai bambini. Non doveva farlo. Ingoiò e ingoiò e ancora ingoiò, nel disperato tentativo di impedire alle lacrime e ai singhiozzi di uscire. Sentì una manina infilarsi nella sua. Era Emma.
“Mamma, piangi?”
Gli occhi le pungevano.
“No piccola mia, non piango” Forzò un sorriso.
“Sono solo… dispiaciuta perché Bruce è mio amico e mi dispiace che parta”
“Ma torna?!” strillò Andrea
“Sì che torna!!” gli strillò di rimando sua madre, prendendolo in giro.
“Allora perché piangi?” chiese Andrea, il culmine della logicità, con le manine aperte.
“Andiamo a giocare?” propose Nora.

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SO LONESOME YOU COULD CRY 01.07.1984

So lonesome you could cry si intitola questo bootleg rimasterizzato da Ev2, il concerto è quello tenuto da Springsteen e la E-Street band a St Paul il 1 luglio 1984 durante il tour di  Born in the USA.

I dettagli:

Title: So Lonesome You Could Cry
‘Label’: Ev2
Format: 3CD
Source: Audience
Date: July 1, 1984.
Location: The Civic Centre, St. Paul, MN.

Disc One:
01 Born In The U.S.A. (fades in)
02 Prove It All Night
03 Out In The Street
04 Reason To Believe
05 Atlantic City
06 Intro


07 Open All Night
08 Intro / “Institute Street”
09 Mansion On The Hill
10 Darlington County
11 Glory Days *
12 The Promised Land
13 Intro
14 Used Cars
15 “You Can Run, But You Can’t Hide”
16 My Hometown

Disc Two:
01 Badlands
02 Thunder Road
03 Cadillac Ranch
04 Hungry Heart
05 Dancing In The Dark (fades out)
06 Sherry Darling (fades in)
07 Nebraska
08 “The Garden Of Eden”
09 Pink Cadillac
10 Fire
11 Bobby Jean

Disc Three:
01 Ramrod
02 Rosalita (Come Out Tonight)
03 I’m A Rocker
04 Jungleland
05 Born To Run
06 Street Fightin’ Man
07 The Detroit Medley (w/ I Hear A Train, Shake)

08 It’s Gonna Work Out Fine
09 Everytime You Walk In The Room
10 Then She Kissed Me
11 For You (solo piano)
12 “This Spaceman Landed..”

– D3 Tracks 8-12: Fox Theater, Atlanta, GA. August 23, 1975 (1st Gen)
* Short skip in D1 Track 11.

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Three tracks are cut; ‘Born In The U.S.A.’, ‘Dancing In The Dark’ & ‘Sherry Darling’.

Debuts of ‘Reason To Believe’, ‘Nebraska’ and ‘Pink Cadillac’ – and first E St. Band ‘Open All Night’.

During the beginning of ‘Jungleland’ Springsteen forgets the lyrics.

‘Nebraska’ has a small instrumental part in the end that wasn’t played later in the tour.

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POLAR MUSIC PRIZE 05.05.1997

Bootleg di qualità eccezionale essendo tratto da una trasmissione TV per la consegna del Polar Music Price a Bruce Springsteen il 5maggio 1997 al Grand Hotel di Stoccolma.

I dettagli del bootleg:

BRUCE SPRINGSTEEN
1. Intro
2. The Ghost of Tom Joad
3. Thunder Road

ERIC ERICSON
4. Komposition Nr. 6: II
5. Fever
6. I Bröllopsgården

Swedish Television Channel 1

Bruce Springsteen performs two songs accompanied by his guitar and harmonica, then the men’s choir Qrphei Drängar (OD) from Uppsala sings three songs. The first two are conducted by Robert Sund. Eric Ericsson, the second prize winner, conducts the last song. Eric Ericsson was the conductor of OD for 40 years (1951-1991) and recieved the Polar prize for his ‘pioneering achievements as a conductor, teacher, artistic originator and inspirer in Swedish and international choral music’.

The woman sitting on the right of Bruce during OD’s performance is Princess Lilian, reportedly a huge Bruce fan. She was 81 at the time and is still alive although she has now retired from public life.

Video: MPEG-2 Video, PAL 720×576, 25 fps, 19 min 28 s 76, 8010 kb/s
Audio: Dolby Digital, 48000 Hz, 2 ch, 384 kb/s

Lineage: Cable TV > SHARP stereo VCR (captured on BASF E260 EQ) > Samsung DVD recorder HD > Fujifilm DVD-RW > Dell HD > TMPGEnc Authoring Works 4 (chapters and menu added)

Playing through some of my old video recordings to see if I could find anything worth saving to DVD, I found this 20 min TV special from the 1997 Polar Music Prize ceremony with Bruce in an unlikely setting. He plays in the dining room at Grand Hotel for about 2-300 seated guests, then sits down at one of the candlelit tables to listen to a completely different musical genre. This is short but sweet. Enjoy!

Prepared for DVD and first uploaded to DIME by Bear, February 2010.

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IL BOSS E L’ITALIANA – TUTTA UN’ ALTRA MUSICA 14^ PARTE

Come si svilupperà il racconto di Sharonlacorta?  La puntata precedente la potete trovare qui.

Nora ridiscese in salotto dopo un po’. Evan era in un angolo del divano, serio, che guardava i programmi del satellite. Bruce era nella stanza dello yoga: aveva approfittato di un attimo per suonare la chitarra. Lei però si accorse che lui non era del solito umore. Non era difficile: non lo aveva mai visto arrabbiato o perlomeno adombrato.
Entrò piano nella stanza, dopo aver leggermente bussato alla porta. Bruce alzò lo sguardo.
“Vieni” le disse.
“Ti va un drink? Un whisky, una grappa…”
Bruce, scosse la testa. Quand’era di cattivo umore non amava bere.
“Mi sembra che ci sia qualcosa che non va. O sbaglio?”
Nora si sedette sul tappeto, di fronte a lui, che era seduto con la chitarra sul divano.
“No… nulla d’importante”
Decise poi che per una questione puramente pratica avrebbe potuto e voluto parlarle dei concerti.
“Senti Nora… – si schiarì la voce, cercando così di fugare anche gli ultimi timori e dubbi – mi piacerebbe fare una cosa mentre sono qui”
Nora attese il resto.


“Oggi pomeriggio e stasera… ho visto gli stadi. Vorrei… potervi fare qualche concerto”
“Uhm. E?”
“Pensi che… sapresti essermi di qualche supporto?”
“Ma tu non ti rivolgevi a Barley Arts?”
“Sì ma… Volevo vederli dentro, volevo un parere. E volevo che mi dessi una mano in questo”
“Non ho certo le chiavi! Ma… cercherò di accontentarti… Non so bene come!”
“Sai che capacità hanno?”
“Circa 5000 posti il nostro, poco più di 4200 quello di Trento”
“Pensavo peggio… Ci starebbero un paio di serate in ciascuna struttura… Dovrei informarmi sui calendari”
“Mica vorrai farli in questa stagione…”
“No, no… Anche se mi piacerebbe! Caspita la gente va a vedere il football, va a vedere il calcio! Perché non un concerto? Si salta, si canta, si balla e ci si scalda di più”
Nora continuò a guardarlo, in attesa della conclusione di quell’argomento.
“Parlerò col promoter”
“Bravo. Io me ne vado a letto, sono a pezzi”
Bruce si sentì… un po’ bistrattato. Non le interessava… Non aveva intenzione di farsi coinvolgere. Forse era meglio. Ma perché questa cosa gli dava così fastidio? Seguì Nora suo malgrado verso la camera da letto.
Non riuscì a togliersi la maschera di malumore che aveva indossato ormai da una buona mezz’ora. Nora continuò a gironzolare per stanza e tra il bagno e il guardaroba, facendo finta di non notare nulla, ma lanciandogli in realtà occhiate di sottecchi per vedere cos’aveva.
Bruce si muoveva piano, togliendosi gli stivali e alzandosi dal letto per raccattarli faticosamente da terra e portarli in guardaroba, gli occhi bassi, le labbra tirate.
Nora lo avvicinò.
“Senti. Se vuoi fare qualcosa che concerne il tuo lavoro… non è a me che devi chiedere. Io vivo qui ma non sono una pierre o cose del genere… Se ti piace l’idea di suonare in posti piccoli accomodati, sono certa che i trentini e i loro vicini di casa ne saranno più che contenti. Ma gestisci la cosa come se fosse… una data qualunque, un concerto qualunque. Perché lo è!”
“Hai ragione. Forse… avevo soltanto voglia che mi buttassi le braccia al collo e mi dicessi che… non aspettavi altro”
Nora sorrise.
“Hai bisogno di coccole?! Te le faccio subito!”
Gli buttò le braccia al collo e lo baciò.
“Ecco… Questo mi piace di te. Mi piace che mi tratti… come un innamorato”
“Lo sei”
“E… scusa: probabilmente mi sono arrabbiato perché sono… un po’ stanco”
“Solo tu, da stanco, riesci a pensare a caricarti di lavoro… “
Bruce sorrise. Già. Solo lui da stanco poteva ancora aver voglia di pensare al lavoro.
Si tolse la camicia, poi la maglietta. Nora si voltò proprio in quel momento. La vista di quell’uomo mezzo svestito le fece perdere la ragione. Accese lo stereo. C’era un CD dei Gotham Project, cercò una traccia in particolare. Mentre nella stanza risuonavano le note dell’ “Ultimo tango a Parigi”, gli si avvicinò da dietro. Fece scivolare le sue mani sul petto, lui gliele accarezzò. Iniziò a baciarlo sulle spalle e sul collo, poi Bruce si voltò verso di lei. Continuò ad accarezzargli il torso nudo, provando un grande piacere nel farlo, annusandolo, sentendo sotto le dita il tono presente ma non pietrificato dei suoi muscoli. Bruce chiuse gli occhi. Che piacere… che piacere intenso provava a sentire Nora così vicina, il suo respiro, il suo profumo, a prescindere dal suo tocco. Sentì che si avvicinava al suo orecchio, mentre le sue mani correvano leggere sulla pelle. Gli sussurrò:
“Lascia il lavoro fuori dalla porta, stasera…”
Mentre continuava ad accarezzarlo, lentamente gli slacciò il bottone dei jeans, e si inginocchiò. Bruce anticipò il piacere della bocca di lei con un brivido, continuando a tenere gli occhi chiusi, accarezzandole la testa.
E poi fu tatto, sapore, passione, sentire il piacere che saliva dall’inguine e percorreva tutto il corpo per poi esplodere nel petto, nella testa, mentre le note li avvolgevano trascinanti, ritmicamente sopra il letto, Bruce la strinse forte a sé, pregandola di non smettere mai…
“… di amarmi… così come fai ora…”
Nora imitò il suo amante, coprendolo di tanti piccoli baci, che lui corrispose, abbracciandola e carezzandola. Sotto il piumino il calore divenne atomico, mentre continuavano a scambiarsi effusioni per poi riprendere il rapporto. Nora e Bruce scoprirono un’energia che sorprese loro stessi ed abbandonarono il campo soltanto quando si resero conto che era notte fonda.

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SPRINGSTEEN NUOVO DVD UFFICIALE, CHE DELUSIONE!

Uscira il 22 giugno London Calling il DVD ufficiale del concerto di Bruce Springsteen e la E-street band ad Hyde Park dello scorso 28 giugno.

La mia delusione è dovuta al fatto che il cofanetto per il trentennale di Darkness non uscirà per lo meno prima di dicembre.

COLUMBIA RECORDS TO RELEASE BRUCE SPRINGSTEEN & THE E STREET BAND’S ‘LONDON CALLING: LIVE IN HYDE PARK’ CONCERT FILM ON JUNE 22

RELEASE MARKS FIRST SPRINGSTEEN OUTDOOR CONCERT FILM AND FIRST FROM A FESTIVAL SETTING

On June 22, Columbia Records will release Bruce Springsteen & The E Street Band’s ‘London Calling: Live In Hyde Park’ concert film on one Blu-Ray disc and as a two DVD set. Captured in London at the Hard Rock Calling Festival on June 28, 2009 in HD, the 163-minute film documents 26 tracks of live Springsteen that begin in daylight and progress through a gorgeous sunset into night.

‘London Calling: Live In Hyde Park’ conveys both the experience of being on-stage and the vast crowd experience of the festival environment. Viewers are able to see Springsteen spontaneously directing the E Street Band and shaping the show as it evolves.

The set list spans from ‘Born To Run’ era to ‘Working On a Dream’ and includes rare covers such as The Clash’s “London Calling,” Jimmy Cliff’s “Trapped,” The Young Rascals’ “Good Lovin’,” and Eddie Floyd’s “Raise Your Hand.” Springsteen also performs fan favorite “Hard Times (Come Again No More),” written by Stephen Foster in 1854. Brian Fallon from The Gaslight Anthem joins the band as a guest vocalist on Springsteen’s own “No Surrender.”

The concert earned rave reviews. The London Times called it “epic” and “a revved-up three-hour power drive through Springsteen’s America.” The Independent concurred, “He awed the 50,000-strong crowd. Drenched in sweat by the second number, tossing his guitars to the roadies with the vigour of a frontman a third of his age and jogging down a walkway to meet his fans and take their requests, Springsteen’s intensity was staggering from first powerful vocal to final thrashed-out chord.”

GRAMMY and Emmy Award-winning producer and editor Thom Zimny and director Chris Hilson, both members of Springsteen’s video team dating back over a decade, oversaw the film. Audio was mixed by Bob Clearmountain.

Bonus material includes stunning footage of “The River” from Glastonbury, June 27; and the full music video for “Wrecking Ball,” filmed at New Jersey’s Giants Stadium.

BRUCE SPRINGSTEEN & THE E STREET BAND
LONDON CALLING: LIVE IN HYDE PARK

1. London Calling
2. Badlands
3. Night
4. She’s The One
5. Outlaw Pete
6. Out In The Street
7. Working On A Dream
8. Seeds
9. Johnny 99
10. Youngstown
11. Good Lovin’
12. Bobby Jean
13. Trapped
14. No Surrender
15. Waiting On A Sunny Day
16. Promised Land
17. Racing In The Street
18. Radio Nowhere
19. Lonesome Day
20. The Rising
21. Born To Run
22. Hard Times (Come Again No More)
23. Jungleland
24. American Land
25. Glory Days
26. Dancing In The Dark
27. Music under end credit sequence: Raise Your Hand

BONUS MATERIAL:
The River: Glastonbury Festival, 2009
Wrecking Ball: Giants Stadium, 2009

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A WILD DOUBLE SHOT 28.11.2007

Grandissimo bootleg multi camera del concerto di Springsteen e la E-Street band al Datch Forum di Milano il 28 novembre 2007.

La scaletta della serata:

01 Radio nowhere
02 The ties that bind
03 Lonesome day

04 Gypsy biker
05 Magic
06 Reason to believe
07 Adam raised a Cain
08 She’s the one
09 Livin’ in the future
10 The promised land
11 I’ll work for your love
12 Incident on 57th street
13 The ‘E’ street shuffle
14 Devil’s arcade
15 The rising
16 Last to die
17 Long walk home
18 Badlands
19 Girls in their summer clothes
20 10th avenue freeze-out
21 Thunder road
22 Born to run
23 Dancing in the dark
24 American land

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IL MEGLIO DI MARZO 2010

In leggero ritardo eccovi la classifica dei post più letti del mese scorso:

Non perderti i prossimi post, a breve un’iniziativa riservata agli iscritti al blog.

Buona domenica.

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SPRINGSTEEN NUOVO SINGOLO

Il nuovo singolo di Bruce Springsteen uscirà sabato 17 aprile:

CELEBRATE RECORD STORE DAY WITH A BRUCE SPRINGSTEEN SINGLE

Record stores across the U.S. are celebrating Record Store Day on April 17, with exclusive, collectible items from a broad range of artists, including Bruce Springsteen.

Columbia Records has produced a 10″ vinyl single available only on Record Store Day:


Side A: “Wrecking Ball (Live at Giants Stadium)” 
Side B: “The Ghost Of Tom Joad (Live Version featuring Tom Morello)”

Exclusively created for Record Store day, this limited edition 10″ single features two great, rare live performances from 2009 and 2008. Both of these tracks have previously only been available digitally. Get your copy on Record Store Day which takes place on Saturday, April 17th. 

This piece is strictly limited so contact the store in advance to make sure that they will have stock. 

Check out Record Store Day to find your nearest participating store, and don’t forget to visit on Saturday, April 17!




Il link al sito ufficiale.   Ovviamente a Trieste non lo vendono, chi me lo prende?



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IL BOSS E L’ ITALIANA – 13^ PARTE

Tredicesima parte del racconto scritto da Sharonlacorta.

Buona lettura e buon fine settimana.

Bruce si fece portare in città da Jon e poi, sotto un blando incognito, iniziò a girarla in lungo e largo, da solo. Pochi, anzi pochissimi accennarono a voltarsi e ad indicarlo, per poi scuotere la testa in diniego: no, non poteva essere lui, impossibile. Ebbe modo di apprezzarla e di capire come mai Nora amava quel posto. Mise in pratica il suggerimento e visitò per un lungo pomeriggio il Museo di Arte Moderna e Contemporanea, divenuto famoso a livello europeo. Vide, e Nora gliene aveva accennato, la pista ciclabile e constatò che per quel breve periodo di vacanza avrebbe potuto anche tenersi un po’ in forma correndo e andando in bicicletta lungo il fiume. Nel fare la strada di casa Jon si perse e passarono di fianco allo stadio. Uno stadio piccolo, che però bastò per risvegliare dentro di lui la voglia di suonare e possibilmente davanti a un assembramento di fans urlanti. Gli venne un’idea. Poi però mentre Jon cercava di orientarsi, parlando quasi da solo ad alta voce, Bruce capì che il capoluogo regionale era ad un tiro di schioppo da lì. Chiese a Jon di accompagnarlo. Arrivato in città, ormai a sera, cercò di capire dove potessero essere le strutture (stadio o palazzetto) che potessero potenzialmente accogliere un evento di una certa magnitudo. Jon fu di grande aiuto e dopo un’occhiata veloce allo stadio, decise di tornare verso casa di Nora.

Sotto il portico bussò alla porta d’ingresso. Gli aprì Evan.
“Nora sta facendo yoga…” gli disse sottovoce.
Bruce sorrise.
“Davvero? E’ in camera tua?”
“Già…” Evan fece strada piano e silenziosamente socchiuse la porta che comunque era solo accostata. Bruce rimase dapprima shockato. Dov’era finita la faccia della sua fidanzata??!! Poi si accorse che Nora stava praticando la posizione della candela. Lentamente cambiò l’appoggio delle mani sui fianchi e fece calare le gambe, formando un ponte. Poi, ancora lentamente appoggiò i lombi al tappetino, cambiò nuovamente la posizione delle mani, mettendole di fianco alle orecchie e si eresse nella posizione della ruota. Fu allora che lei lo vide.
“Oh! Ho quasi finito!”
Bruce uscì. Poteva davvero fare quelle cose? Incredibile…
“I bambini sono in casa?” chiese ad Evan.
“Sono di sopra a giocare… o a guardare un cartone, non so”
“Vado un momento da loro”
Passando di fianco alla cucina si accorse che il tavolo era apparecchiato… per tutti. Quella sera, per la prima volta, avrebbe avuto una sorta di reale esperienza “familiare” con lei e i suoi affetti e quelli di lei.
Fece capolino in una delle due camere dei bimbi e non trovò nessuno. Bambole, qualche orsetto di peluche… era la stanza di Emma. Provò nella stanza di fianco: un caos epico, macchinine (per lo più rotte), costruzioni, Chinook acciambellato sul tappeto e due creature, con lo sguardo calamitato dalla tv. Stavano guardando Topolino.
“Ehi ciao”
I bimbi si guardarono. Poi fecero un timido cenno di saluto.
“Guardate Topolino! Che bello. E vi piace? Cosa sta dicendo Topolino?”
I bimbi si guardarono ancora, poi lo guardarono perplessi: non avevano capito quel che Bruce aveva detto loro.
Bruce non si arrese.
“Già… la lingua, non ci avevo pensato”
Si chinò verso un mucchio di macchinine semi distrutte e mimò una specie di corsa con incidente e rumore inquietante di lamiere contorte… Andrea mollò Topolino istantaneamente e si fece coinvolgere nel tremendo incidente a catena che Bruce stava simulando. Emma li ignorava. Dopo una decina di minuti Nora arrivò.
“Ehi!! Che bello, giochi con i miei bimbi!”
“Perché, tu non lo fai?”
“Devo ammettere che lo faccio di rado. Ceniamo? E’ già quasi tutto pronto. Bimbi!! – strillò, anche se erano a meno di un metro – Pappa!!”
Stranamente silenziosi si sedettero a tavola. Senza chiedere nulla Nora iniziò a servire la cena dentro i piatti. Recuperò le ultime cose – acqua, un po’ di vino, parmigiano grattugiato, il pane – poi si sedette a tavola.
“Buon appetito!”
Bruce guardò nel piatto. Non aveva mai fatto lo schizzinoso in vita sua di fronte al cibo ma era quantomeno curioso… Due pallottole fumanti leggermente bitorzolute, della dimensione di due arance, lo fissavano dal brodo dentro il suo piatto. Nora stava spezzettando la stessa cosa nei piatti dei bimbi. La sua aria interrogativa suscitò in lei una leggera ilarità.
“In italiano si chiamano canederli. In tedesco knödel. Sono gnocchi di pane, con speck e cipolla… Assaggia, eretico: vedrai che ti piaceranno”
Evan, che aveva seguito con concentrazione scientifica la spiegazione di Nora si tuffò nel suo piatto, che in men che non si dica fu vuoto.
Tra una portata e l’altra, Bruce decise che dopo cena avrebbe cercato di esternare l’argomento concerti. Era leggermente timoroso, l’esperienza recente gli aveva insegnato che il suo impegnarsi per lavoro anche quando… non era proprio indispensabile, creava attriti.
Aveva già suonato in arene piccole. Ma gli piaceva da matti l’idea di suonare nel “cortile” di casa della sua nuova ragazza. Accipicchia. Anche il vino era buono…
Dopo cena Nora salì in camera dei bambini per metter loro il pigiama e passar del tempo con loro. Bruce ne approfittò per illustrare ad Evan il suo “piano”.
“Suonare qui?”
“Che te ne pare?”
“Papà… hai suonato in qualsiasi buco di posto in qualsiasi angolo del mondo… che differenza fa cosa penso io?”
Preoccupato Bruce gli chiese:
“Secondo te si arrabbia?”
Evan lo guardò.
“Alla mamma non l’avresti chiesto”
“La mamma è una professionista. Nora è una casalinga”
“Questo è vero. Però si ha comunque la sensazione che tu stia rispettando una più dell’altra”
“Ok. Allora faccio di testa mia”
“Come sempre papà. Come sempre”
Bruce si scocciò.
The Boss. Aveva sempre odiato quel nomignolo, ci si era suo malgrado abituato quando aveva notato che anche i suoi fans lo avevano entusiasticamente adottato. Ma il fatto di sentirsi accusato di essere prepotente come un principale lo metteva di cattivo umore.

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MELBOURNE 20.03.2003

La scaletta del concerto di apertura del leg australiano di Bruce Springsteen e la E-street band durante il tour di The Rising nel marzo del 2003

01 Born in the USA (acoustic)
02 War
03 The rising
04 Lonesome day
05 No surrender

06 Prove it all night
07 Empty sky
08 You’re missing
09 Waitin’ on a sunny day
10 The promised land
11 Worlds apart
12 Badlands
13 Out in the street
14 Mary’s place
15 Countin’ on a miracle
16 Backstreets
17 Into the fire
18 Thunder road
19 Bobby Jean
20 Ramrod
21 Born to run
22 My city of ruins
23 Land of hope and dreams
24 Dancing in the dark
25 Glory days

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