THE BIGMAN’S LAST DANCE 22.11.2009

Buffalo, 22 novembre 2009 ultima data del tour di Working on a dream, sarà stato questo l’ ultimo concerto per Bruce Springsteen e la E-street band?

Che ne pensate?

La scaletta della serata:

101 Intro
102 Wrecking Ball
103 The Ties That Bind
104 Hungry Heart
104 Working On A Dream
105 Album Story
106 Blinded By The Light
107 Growin Up (w/ the story about Clarence joining the band)
108 MARY QUEEN OF ARKANSAS
109 Does This Bus Stop At 82nd Street?
110 Lost In The Flood  THE ANGEL (w/ full band)- Same track
111 For You
112 Spirit In The Night
113 It’s Hard To Be A Saint In The City

201 Waitin On A Sunny Day
202 The Promised Land
203 RESTLESS NIGHTS (w/ birthday cake for stevie)
204 Surprise Surprise (for stevie)
205 Green Onions (sign collection)
206 MERRY CHRISTMAS BABY (sign)
207 Santa Claus Is Coming To Town (sign)
208 I DON’T WANNA HANG UP MY ROCK N ROLL SHOES (sign)
209 Boom Boom (sign)
210 My Love Will Not Let You Down
211 Long Walk Home
212 The Rising
213 Born To Run
214 Tenth Avenue Freeze-Out

301 PSA
302 I’LL WORK FOR YOUR LOVE
303 Thunder Road
304 American Land
305 Dancing In The Dark (w/ sign saying “It’s only rock n roll, but it feels like love”)
306 Rosalita (Come Out Tonight)
307 Higher And Higher
308 Rockin All Over The World (“we ain’t goin nowhere!” intro)

Qui potete trovare il DVD bootleg della serata.

TUTTA UN’ ALTRA MUSICA – IL BOSS E L’ ITALIANA 4^ PARTE

Essendoci stato sabato il meglio di gennaio 2010 ho spostato ad oggi la quarta parte del racconto di Sharonlacorta.

La parte precedente la trovate qui.

Buona lettura.

Il ronzio di un cellulare infastidì Bruce. Si rese conto che era il suo, dimenticato nei calzoni finiti poche ore prima sul pavimento. Nora invece non aveva fatto una piega: continuava a dormire profondamente, la faccia sprofondata nel cuscino. Russava. Bruce arraffò il cellulare e a stento riconobbe il numero: era Steve.
“Cosa”
“Ehi…. Ehi, man!!!! Sei impastato!! Che fine hai fatto?? Garry mi ha detto che ti aveva lasciato un momento con Nora Festi! Sei sparito, man!”
“Ehi”
“Ehi?! E’ tutto quello che hai da dire?? Aspetta un momento… aspetta un momento!”
“Steve…. Che vuoi?”
“Non te la sarai mica rimorchiata, man?! Vecchio bastardo!”
“Come ai vecchi tempi…” ironizzò Bruce.
“Come ai vecchi tempi, man!” Steve sembrava mosso da un adolescenziale entusiasmo.
“Sono in ritardo per qualche appuntamento?”
“Beh… era l’ultimo concerto. In effetti non ci corre dietro nessuno. Ma volevi fare ancora quattro chiacchiere stamattina con la band, ricordi?” accennò Steve.
“Ah già… Senti… Se rimandassimo?”
Steve sogghignò.
“Come vuoi. Quando e dove possiamo aspettarti? O meglio… preferisci se ci vediamo all’aeroporto?”
“Forse sì, forse è meglio”.
“Ci vediamo sull’aereo, man”
Bruce chiuse la comunicazione. Si voltò a guardare Nora. Continuava a russare nel cuscino. Le accarezzò la schiena ampia e morbida e non potè trattenersi da darle un bacio. Il mattino era una maledetta bestia: ci si rendeva conto di tutte le cazzate che si erano combinate la notte prima. Nora si voltò verso di lui, continuando a dormire. Il viso di lei era più fresco del suo, ma non più di tanto. Anche lì il tempo aveva lasciato il segno, leggero e ramificato intorno agli occhi, singolo e un po’ più profondo, di fianco alla bocca, in una smorfia di amaro. La fronte era stata aggrottata tante, tante volte e sotto il mento un cuscinetto che probabilmente non sarebbe più andato via. Certo, la mercanzia che aveva visto la sera prima in discoteca non aveva nulla a che vedere con lei, vuoi mettere. Avranno avuto quindici, venti anni meno di lei. Eppure… in quegli ultimi anni era molto attirato dalle donne nella fascia di età di Nora, erano più interessanti. Il fatto è che poco dopo sarebbe entrata nella fascia di età di Patti e allora tutta la magia sarebbe sfumata. Diventavano tristi, matriarcali, possessive, depresse. Non gli piaceva mai tirare le somme il giorno dopo, specie da quando aveva girato la boa dei 45, tanto più che poco prima si era sposato quindi era stato costretto ad abbandonare quel tipo di eventualità. Ma quella notte era successo qualcosa, qualcosa di diverso dal solito. Mise subito in conto una stupida reazione alla discussione avuta con la moglie due giorni prima e, se davvero era quella una delle cause scatenanti, si diede dell’idiota. Pensò a come si era sentito in quegli ultimi giorni, mesi, settimane. Lui voleva lavorare e Patti lo faceva sentire sempre più legato. Il momentaneo blocco delle attività della band dipendeva anche da quello, non ne poteva più di discutere con sua moglie di quanto se ne stesse in giro a lavorare. Amava Patti, più di chiunque altra ma non riusciva più a sopportare il suo ruolo poliedrico nella sua vita. Era sua moglie, la madre dei suoi figli, una componente della sua band. Tante, troppe cose messe insieme e questo aveva forse portato a snaturare il rapporto che li legava.
Nora iniziò a svegliarsi.
Cosa avrebbe fatto ora? Cosa avrebbe detto? Come avrebbe dovuto considerare quella… avventura, una botta e via? Ma no. A sessanta e passa anni non si può fare così, è da… irriducibili bastardi. Allora come avrebbe considerato quella storia se rapportata al suo matrimonio? Sarebbe rimasta quello che per ora era, cioè un’avventura o si sarebbe trasformata in qualcosa di diverso?
“Mmmmhhh… che ore sono…?”
“Le undici”
“Mmmmmmmmmmmhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!! Svegliami per ora di merenda……”
“Non c’è tempo. Beh no… io vado Nora, devo mettere ancora due cose in valigia e alle 5 ho il volo”
Nora si tirò su a sedere sul letto, repentinamente. Gli occhi stentavano ad aprirsi ed era spettinata in modo irrecuperabile.
“Bruce… “
“Tranquilla… Posso andare da solo, poi magari ti chiamo per salutarti, ok?”
Nora lo guardò scivolare fuori dal letto nudo, provando un notevole imbarazzo.
Si vestì poco (si infilò i pantaloni e indossò la camicia senza chiuderla) e si chinò a baciarla, come se fosse un marito amorevole che usciva per andare al lavoro. Si sentì male. Poi uscì.
Nora rimase sola. E all’improvviso si sentì morire. Se fosse finito tutto così sarebbe diventata matta. Non doveva finire, non doveva finire.
Saltò fuori dal letto ed un mal di testa feroce l’assalì, facendole quasi venire da vomitare. Decise che la sferzata gliel’avrebbe data una bella doccia.
Mentre l’acqua scorreva sul suo corpo nudo, si pentiva di tutti i dolcetti, i fritti, le bevande gasate e il non moto che avevano contribuito a disfare il suo corpo. E sì che forse sarebbe bastato poco… Invece il “vecchietto” era sì vecchietto, però si teneva in gran forma. Certo non era Stallone ma a sessant’anni suonati faceva la sua porca figura. Come aveva fatto a scegliere lei? Possibile che ci fosse in giro ancora qualche uomo che si faceva sedurre da un cervello o da uno sguardo, da un’improvvisa affinità elettiva? Non lo credeva. Eppure quelle erano le uniche motivazioni che riteneva plausibili per spiegare l’incredibile nottata che aveva appena trascorso. Ma ora? Quel senso di vuoto era insopportabile, doveva fare qualcosa. Le vennero in mente i suoi figli. Ma cosa stava pensando di fare? Sfasciare la sua famiglia inducendo tra l’altro un’altra persona a sfasciare la sua? Che schifo di persona sarebbe stata? Uscì dalla doccia, si asciugò. Si rimise addosso i vestiti – che puzzavano di fumo e leggermente di fritto –si sistemò i capelli, non senza difficoltà, e si truccò. Era brava a truccarsi, e il suo viso un po’ sfatto dalla nottata si trasformò in un bel viso maturo e colorito. Era l’una e mezza e iniziava ad avere fame. Uscì dalla sua camera ed andò a bussare a quella di Bruce.
Lui aprì la porta, ancora spettinato, ancora con la camicia aperta quasi come quando era uscito dalla camera di lei, non molto tempo prima. Rimase non poco sorpreso nel vederla: era carina, tutta sistemata così.
“Ehi… non sarai mica tu la donna con cui ho fatto l’amore stanotte…”
Nora lo guardò e sorrise.
“Io invece non ho dubbi…”
Bruce scosse la testa.
“Aahh… Vado nel panico quando devo rifarmi la valigia. Fossi stato qui una settimana sarei diventato pazzo. Ma grazie a Dio ho quasi finito. Entra”
Nora entrò… La stanza era in un disordine apocalittico. Assurdo, per esserci stato dentro solo poche ore aveva combinato una confusione inimmaginabile.
“Io ho fame: ti va di andare da McDonald?”
Bruce buttò un occhio all’orologio.
“Mi butto sotto la doccia e mi rivesto. Mi dai una ventina di minuti?”
Nora si sedette e aspettò. Rivederlo le aveva procurato un tuffo al cuore, ma ancora non sapeva cosa gli avrebbe detto. Continuò a pensare che quello che aveva in mente era molto invitante ma era fuori discussione. Allora: come si fa a scendere a patti con una cosa molto, molto invitante ma fuori discussione? Facile, non si scende a patti, è fuori discussione, chiuso l’incidente. E perché, perché sempre continuare a frustrare il cuore, il desiderio, la fantasia? Senso del dovere, impegno: aveva firmato un contratto sposando suo marito 7 anni prima. Se voleva continuare a guardarsi nello specchio avrebbe dovuto alzarsi e uscire. In televisione parlavano del concerto… eccolo lì, sudato, sorridente, la chitarra in spalla correre lungo il palco e guardare soddisfatto il suo pubblico. Ma a prescindere dalla fortunata follia della sera precedente, quando l’ammirazione per un cantante sfociava in un sentimento autentico, in qualcosa che riusciva a spezzare le catene delle unioni reali ed a trasformarsi a sua volta in qualcosa di consistente? Improvvisamente il viso dei suoi bambini le balenò davanti agli occhi.
Bruce uscì dalla doccia, avvolto nell’accappatoio.
“Ehi! Che fai…? Guardi la tv?”

Martedì prossimo la quinta parte.

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THE EARLY UBER COLLECTION

Imperdibile raccolta con i volumi 21, 22 e 26 dell’Uber Project realizzata ormai diversi anni fa su Stone Pony London per iniziativa di Tattodad.

I dettagli di questo bellissimo bootleg di Springsteen in 3 CD:

Title: The Early Uber Collection
‘Label’: Ev2
Format: 3CD

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March 14, 1972 – Challenger Eastern Surfboards, Highlands, NJ.
The Uber Series Volume ’26’
(Tinker West’s Professional Rehearsal Room):

Disc One:
01 Don’t You Want To Be An Outlaw (‘Jesse James’, ‘Billy’)
02 It’s All Over Now, Baby Blue
03 When You Dance
04 “It’s A Groove When You Move”
05 Look Towards The Land
06 I’ve Got To Have You Baby
07 “Studio Chatter”
08 Funk Song

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May 31, 1973 – WGOE Radio, Alpha Studios, Richmond, VA.
The Uber Series Volume ’22’
(Pre-Air Production Reel-To-Reel Tape):

Disc Two:
01 Intro
02 Satin Doll
03 Band Introduction
04 Does This Bus Stop At 82nd Street?
05 “Something Obscene”
06 The Circus Song
07 “Tonight We Have Vini”
08 Growin’ Up
09 Banter
10 New York City Song
11 “Gonna Do One More”
12 You Mean So Much To Me”
13 Outro

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January 6, 1974 – Joe’s Place, Cambridge, MA.
The Uber Series Volume ’21’
(Soundboard):

Disc Three:
01 You Mean So Much To Me
02 Growin’ Up
03 Let the Four Winds Blow
04 Introduction
05 Zero and Blind Terry
06 Blinded By The Light
07 Intro
08 For You
09 Tuning
10 Rosalita (Come Out Tonight)
11 “Joe Spadafora Thanks”
12 Twist And Shout

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Disc One (1) Notes:

Taken from audio of a BRUCE SPRINGSTEEN BAND rehearsal. The band line-up is Van Zandt-Sancious-Tallent-Lopez. In addition to the 55 minutes of music there are nearly 7 minutes of fascinating between-song banter, much of it between Springsteen and Tinker West, who Bruce jokingly refers to as “Stinky”. Tinker appears to be testing some new recording equipment. The sound quality is uniformly excellent. It is evident from the discussions that the rehearsals had been going on for some time before the recording starts. It should be noted that this is not Challenger’s more famous Wanamassa location that Bruce had lived in during the 1969-70 Steel Mill era. Tinker West had relocated the factory to Highlands, NJ in mid-1971 and had then constructed a more professional rehearsal room.

The standout track here is “When You Dance”. Although rough quality live renditions exist, this is a clear rendition, with astounding Springsteen-Van Zandt dual lead guitar interplay. Noteworthy as well is “Funk Song” (also known as “Funk Says Right On”). There are no live renditions of “Funk Song” from this period circulating, however Bruce surprisingly resurrected it during a few shows early on the Born To Run Tour (see gig listings for 23/07/75, 29/07/75 and 08/08/75). In addition to the Dylan song, there is also a cover of “I’ve Got To Have You Baby”, an obscure 1956 R&B single by Jimmy Jones & The Pretenders.

The E Street Band:
Steve Van Zandt
David Sancious
Bruce Springsteen
Garry Tallent
Vini “Mad Dog” Lopez

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Disc Two (2) Notes:

Sourced from the pre-air production reel-to-reel tape.  This is a huge upgrade over the existing AM-sourced recording.

This performance (which features all the band in cameos except for Vini Lopez) is highlighted by what many consider the definitive available version of “You Mean So Much To Me”. During the show a fan calls into the radio station and requests Bruce’s old Steel Mill chestnut “Resurrection” – but Bruce doesn’t play it. Interestingly as Bruce takes his seat to perform a song solo at the piano one of the entourage can be heard saying “Janey?” – apparently thinking Bruce was going to perform the recently composed “Janey Needs A Shooter” to which Bruce replies “no” and instead delivers a fine version of his then-new “New York Song”.

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Disc Three (3) Notes:

ONE show, double bill, with Springsteen headlining and PETER JOHNSON & THE MANIC DEPRESSIVES opening.

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Every track ‘remastered’, removed many cuts from sources and made some better track indexing. Only problem with audio is the hiss which is sometimes very loud (but considering the age of these shows, it’s understandable).
All shows sourced from tattoodad’s über project @ The SPL message board. Thank tattoodad for these shows.
Thanks to ‘brucebase’ for all the show details, shamelessly copied here.

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Qualcuno lo ha sentito?  Che ne pensate?

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IL MEGLIO DI GENNAIO 2010

Come prevedevo c’è stato un leggero calo dele visite lo scorso mese ma inaspettatamente è aumentato il numero degli abbonati alla ricezione dei post per email.

I post più letti sono stati:

  1. Springsteen in vacanza 
  2. I’m the President but he’s the Boss 
  3. Il 2009 di Springsteen in 12 post
  4. Live for Haiti
  5. Tutta un’ altra musica: il Boss e l’ italiana 2^ parte 

La cosa curiosà è che la seconda parte del racconto scritto da Sharonlacorta ha ricevuto molte più visite della prima parte, vi raccomando di non perdervi la quarta puntata martedì prossimo.

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BUFFALO HSBC ARENA 22.11.2009

Serata conclusiva per il tour di Working on a dream per Bruce Springsteen e la E-street band quella del 22 novembre 2009.

Concerto lunghissimo di quasi 210 minuti per un totale di 34 canzoni come testimonia questo doppio DVD bootleg.

Come per tutti gli ultimi lavori dei NY Bitch Committee le riprese sono da maxi schermo.

La scaletta della serata:

1. Wrecking Ball
2. The Ties That Bind
3. Hungry Heart
4. Working On A Dream
5. Blinded By The Light
6. Growin’ Up (WITH STORY!!!!!!!)
7. MARY QUEEN OF ARKANSAS
8. Does This Bus Stop at 82nd Street?
9. Lost in the Flood
10. THE ANGEL
11. For You
12. Spirit in the Night
13. It’s Hard to be a Saint in the City
14. Waitin’ on a Sunny Day
15. The Promised Land
16. RESTLESS NIGHTS (for Steve’s birthday)
17. Surprise, Surprise (for Steve’s birthday–cake and candles)
collecting signs to Green Onions
18. MERRY CHRISTMAS BABY
19. Santa Claus is Coming to Town
20. I DON’T WANNA HANG UP MY ROCK AND ROLL SHOES
21. Boom Boom
22. My Love Will Not Let You Down
23. Long Walk Home
24. The Rising
25. Born to Run
26. Tenth Avenue Freeze-Out

27. I’LL WORK FOR YOUR LOVE
28. Thunder Road
29. American Land
30. Dancing in the Dark
31. Rosalita (Come Out Tonight)
32. Higher and Higher (w/ Willie Nile)
33. Rocking All Over the World

RIGOJANCI
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