sull’isola russa di Sachalin
Dimenticato su un’isola, muore di fame
La compagnia si dimentica di inviare i rifornimenti. Il lavoratore deceduto è un tecnico nordcoreano
MOSCA – Un tecnico nordcoreano è morto di fame sull’isola russa di Sachalin, perché la sua compagnia si è dimenticata di inviare i rifornimenti nel centro di lavorazione del legname in cui prestava servizio. Lo ha riferito l’Ufficio per l’Immigrazione russo. Due settimane fa funzionari del ministero dell’Interno di Mosca, giunti per un’ispezione nel piccolo impianto nei pressi del villaggio di Nish, hanno trovato il tecnico morto e un altro collega vivo ma molto debilitato.
DIMENTICATO – Una ditta nordcoreana aveva inviato i due tecnici sull’isola per controllare lo stato dei macchinari ad agosto, nel periodo in cui erano chiuse le attività e non c’erano operai. Ai due fu lasciata solo una scorta minima di cibo e nessun mezzo di trasporto o di comunicazione. Le autorità russe avevano sollecitato più volte la compagnia a verificare lo stato di salute dei due tecnici, ma invano. Il lavoratore deceduto, si è appreso, era tra l’altro in arretrato di 18 mesi con gli stipendi.
Dimenticato su un’isola, muore di fame
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